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ORO, ORA, PIÙ CHE MAI

Oro come unica forma di investimento largamente sottovalutato, in un contesto di tassi negativi, debito fuori controllo e gigantesca bolla globale. Il tutto, con banche centrali ormai impotenti alla vigilia di una recessione mondiale. Certo, si può vedere l'oro anche "solo" come hedge della suddetta bolla, ma allora abbiamo un piccolo problema! Se da una parte, infatti, c'è da "proteggere" una surreale, inverosimile, incalcolabile montagna di di carta straccia, dall'altra oro fisico e azioni del settore estrattivo sono disponibili solo in dosi "omeopatiche". Il grosso dello stock esistente, per giunta, è al sicuro nei forzieri delle banche centrali, le quali si guardano bene dal venderne anche solo un'oncia. Quindi, quando arriverà l'inevitabile crash (Minsky Moment), non ce ne sarà abbastanza per tutti e, dunque, "non avrà prezzo". Eh si, proprio come per le scialuppe del Titanic...