Perché il compagno Donald è due passi avanti a tutti


Il progetto economico del compagno Donald lo abbiamo analizzato qui  e qui.Vorrei adesso riesaminare lo scenario che si è trovato di fronte al momento dell'entrata in campo, sul finire del 2016, e dimostrare come le sue scelte palesino una limpida visione strategica di lungo termine.
Per cominciare, Donald e il suo staff avevano sicuramente ben presenti alcuni dati di fatto:
1) l'attuale ciclo economico, sostenuto unicamente dalla droga monetaria dei tassi zero+QE, è la degenerazione finale  di un'economia cannibalizzata dalla finanza. Una forma malata di crescita, basata esclusivamente sul debito gratuito, che può solo lasciare macerie dopo il suo passaggio
2) la bolla di tutte le forme di investimento, conseguenza primaria delle stesse politiche monetarie, ha generato un malinteso "effetto ricchezza", che ha direttamente alimentato il ciclo economico di cui sopra, attraverso i consumi.
3) nonostante le dosi colossali e senza precedenti di droghe monetarie, il ciclo ha mostrato una debolezza di fondo mai registrata dal '900 a oggi. Come giudicare, infatti, un PIL americano salito solo del 2% medio annuo dopo lo shock del 2008/9?  Ricordiamo che in passato, a recessioni ben più lievi, seguivano anni di crescita superiori al 4%. Certo, sempre meglio di eurozona e Giappone, su cui è meglio stendere un velo pietoso...
4) Con la globalizzazione, gli USA stavano ormai abdicando al ruolo di potenza industriale, perdendo milioni di posti di lavoro a favore del resto del mondo. Si erano quindi autorelegati al ruolo di consumatori di prodotti importati, come dimostra il più grande deficit commerciale del pianeta (500 mld). In pratica, restavano l'unica possibile "locomotiva" mondiale, con tutti gli altri al traino...

Messo di fronte a questo scenario, il compagno Donald (e i suoi consiglieri) si saranno detti:
il ciclo finanziario/economico è agli sgoccioli, visto che la Fed sta riducendo la droga monetaria (con enorme ed ingiustificato ritardo) e, senza di essa, il sistema non avrà la forza di camminare con le proprie gambe. L'inevitabile scoppio della bolla finanziaria, poi, rimuovendo l'illusorio "effetto ricchezza", colpirà i consumi e...sarà recessione! Eh si bellezza, proprio così funziona un'economia dominata dalla finanza!
Dunque, che fare? Anticipare l'inevitabile e imminente (2019?) recessione mettendo in campo straordinarie misure anticicliche: tagli fiscali alle imprese, stimoli al rimpatrio di centinaia di miliardi detenuti all'estero dalle major e...sacrosanto protezionismo, al fine di riportare produzioni e lavoro in USA (lavoro vero, pagato il giusto, fosse anche in una acciaieria di Pittsburg, non quel precariato farlocco tipico dei servizi, che gonfia il numero dei cosiddetti occupati ma lascia vuoti i loro portafogli...) .
Certo, promettendo esplicitamente inflazione, Donald costringe la Fed ad una stretta monetaria più veloce e, quindi, sembra voler anticipare il bear market globale (Anche se hanno provato a convincerci del contrario...). Ma, del resto, è solo grazie a lui che il bull market azionario, già da tempo ingiustificabile, ha guadagnato un ultimo, insperato anno, arrivando a fine 2017 (con gli USA di gran lunga top performer, non a caso)...siamo quindi al cospetto di una autentica nemesi. Eppure, bastava leggere il suo programma! Comunque la si guardi, trattasi dell'ennesima dimostrazione di come la sedicente efficienza dei mercati finanziari sia solo un mito. Ma l'inflazione è per Donald anche una panacea: ridurra infatti l'impatto del maggior debito necessario a finanziarie le misure espansive di cui sopra.
Proviamo ora ad immaginare il diverso effetto della prossima recessione sulle varie economie: da un lato avremo gli USA, dotati di un poderoso arsenale anticiclico, dall'altro l'€uromostro, con i suoi "parametri", i suoi deliranti limiti alla spesa, il suo criminale "rigore" pro ciclico. Queste aberrazioni riporteranno, chi non si ribella, a subire ancora i veri e propri soprusi già visti dopo il 2009, con i golpe bianchi della Troika mirati a creare governi collaborazionisti di occupazione. Do you rimember PIGS? Ma, questa volta, noi italiani abbiamo una meravigliosa certezza: il malefico PD delendus est e, quindi, l'Italia non sarà più tradita e svenduta al nemico...
Ecco dunque spiegato perchè il compagno Donald è due passi avanti a tutti nella guerra che annienterà la globalizzazione. Non dovrebbe essere difficile capire che, mentre i carri armati americani stanno per entrare a Berlino, ai popoli europei diversamente teutonici convenga negoziare una onorevolissima pace separata ed evitare così di essere travolti dal crollo del quarto reich. Per poi, finalmente, riprendere in mano il proprio destino, con ritrovata speranza.

Commenti

  1. Trump lo abbiamo tutti sottovalutato. In tuo pezzo mi ha aperto un nuovo punto di vista

    Grazie

    RispondiElimina
  2. Sono totalmente d'accordo. Trump verrà ricordato come uno dei più grandi presidenti degli Stati Uniti...

    Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo credo anch'io. E ha anche il grande vantaggio di essere subentrato ad uno dei peggiori presidenti di sempre! Uno, rispetto al quale è impossibile fare peggio!

      Elimina
  3. Concordo in pieno e mi permetto di aggiungere la frase di un grande statista anglosassone che ben descrive il fatto che, oramai, non sono i populisti a rigettare la globalizzazione, questa globalizzazione ma la società civile :

    “… today, too many people in positions of power behave as though they have more in common with international elites than with the people down the road, the people they employ, the people they pass on the street," she said. "But if you believe you are a citizen of the world, you are a citizen of nowhere. You don't understand what citizenship means.“

    “Unorthodox Monetary Policy had some bad side effects,” ……... “People with assets got richer, people without them have suffered, people with mortgages have found their debt cheaper, people with savings have found themselves poorer. A change has got to come and we are going to deliver it.” …… "It was not the wealthy who made the biggest sacrifices after the financial crisis, it was ordinary working class families“ …..

    “ If you're one of those people who lost their job, who stayed in work but on reduced hours, took a pay cut as household bills rocketed, or - and I know a lot of people don't like to admit this - someone who finds themselves out of work or on lower wages because of low-skilled immigration, life simply doesn't seem fair.” : "It feels like your dreams have been sacrificed in the service of others.“

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Populisti". Una parola che è diventata la coperta di Linus, la foglia di fico, dietro cui si nascondono le peggiori cattive coscienze. Una parola sbandierata dai viscidi paladini del politicamente corretto che, nel segreto dei loro attici, disprezzano tutto ciò che è popolare. Gente che non ha capito, o finge di non capire, dove sta andando la storia. Perdenti!

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

MAMMA LI TURCHI: ESEMPLIFICAZIONE DI UNA FAKE NEWS

La madre di tutte le domande...

TRUMAN SHOW MONETARIO? GAME OVER