Accadeva un secolo fa (4/11/1918)
Questo era mio nonno Modesto: "Ragazzo del '99", al fronte a diciotto anni, quattro anni donati alla Patria (anche un anno in Albania, a guerra finita), Cavaliere di Vittorio Veneto.
Nel renderti questo omaggio, caro nonno, ho provato ad immaginare la tua reazione. Sono cioè tornato con la mente a tanti anni fa, quando "c'eri ancora". Come avrei potuto spiegarti che un giorno, il giorno del centenario della Vittoria, avrei scritto su un "tablet" e "condiviso su LinkedIn" un tuo ricordo? Semplicemente impossibile! Anche perché io stesso non sarei stato in grado di capire e nemmeno di immaginare tutto ciò! Eravamo, tu ed io, molto più simili di quanto potesse sembrare, avevamo un mondo in comune, parlavamo di cose che entrambi "conoscevamo" (o che almeno io potevo intuire). Ecco: rinuncio a spiegarti cosa sono tutte queste nuove diavolerie. Ti basti sapere che non ti sei perso proprio nulla: tutto quello che ti serviva sapere, che valeva la pena di vivere, che poteva dare un senso all'esistenza, tu lo hai avuto. Lo stesso non possono dire i ragazzi di oggi che, a fronte di tutto questo inutile ciarpame tecnologico, hanno perso tantissimo: ad esempio la fortuna di avere un nonno come te. Una persona semplice, certo, ma che mi ha insegnato e raccontato, con l'esempio e la parola, valori ed esperienze come questa: irripetibili e, dunque, inestimabili.
Grazie ancora nonno! Non sarò, non saremo, mai abbastanza grati a uomini come te.
Massimo
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